Truffa: quando risponde Poste Italiane Spa per la disposizione di bonifico andata a buon fine?

Tribunale di Roma – Sezione XVI – Sentenza n. 2279 del 30.01.2024 In caso di disposizione di pagamento a mezzo bonifico, sia pure conseguente ad una ipotesi di truffa per mancata vendita di un bene proposto su piattaforma on-line, l’unico elemento che interessa al fine della corretta esecuzione del relativo ordine è l’identificativo unico fornito […]

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Assegno bancario: concorre nella truffa subita il correntista che fornisca incautamente a terzi i dati dell’assegno emesso per un acquisto a mezzo internet?

Tribunale di Napoli Nord – Sezione Seconda – Sentenza n. 3636 del 06.09.2023 La comunicazione, anche a mezzo messaggistica o colloquio telefonico, dei dettagli identificativi di un assegno bancario successivamente oggetto di truffa per pagamento a persone diversa a seguito di contratto di vendita a mezzo internet costituisce un comportamento del soggetto danneggiato incauto, imprudente […]

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Mancato acquisto a mezzo internet: quando si perfeziona il reato di truffa?

Tribunale di Lecce – Sezione Prima Penale – Sentenza n. 2844 del 28.10.2022 La truffa è reato istantaneo e di danno che si perfeziona nel momento in cui alla realizzazione della condotta tipica da parte dell’autore abbia fatto seguito la deminutio patrimonii dal soggetto passivo e che, quindi, si consuma nel momento in cui si […]

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Frodi informatiche: l’incauta comunicazione delle credenziali a terzi libera da responsabilità la banca

Tribunale di Firenze – Sezione Terza – Sentenza del 24.05.2022 Quando l’operatività non autorizzata in conseguenza di frodi informatiche non sia stata conseguenza di una perdita di dati personali imputabile ad un difetto delle infrastrutture bancarie, nessun addebito può essere formulato a carico della banca, essendo la truffa avvenuta unicamente a causa del comportamento incauto […]

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Truffa a mezzo Facebook: opera sempre l’aggravante della “minorata difesa”?

Tribunale di Pescara – Sentenza n. 909 dell’11.04.2022 Il fatto che l’agente decida di trattare online per nascondere la propria identità, ovvero, come spesso accade, senza servirsi di tale espediente, per sfruttare l’impossibilità del soggetto acquirente di accertare l’effettiva disponibilità della res oggetto di contratto di presunta vendita a mezzo Facebook, integra la sola condotta […]

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