Offese a mezzo Facebook: è sempre necessario l’accertamento tecnico di individuazione dell’IP dell’autore del reato?

Tribunale di Cassino – Sentenza n. 273 del 18.04.2024 In tema di offese a mezzo Facebook non è sempre necessario l’accertamento tecnico in ordine alla titolarità dell’indirizzo IP da cui risultino spediti i messaggi denigratori, potendosi ritenere superfluo qualora il profilo “social” utilizzato sia attribuibile al soggetto imputato sulla base di elementi logici, desumibili dalla […]

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Social Network: l’invio di messaggi informatici ritenuti diffamatori ad un numero indistinto, ma circoscritto, di persone può integrare il reato a mezzo stampa?

Tribunale di Roma – Sentenza n. 6456 del 24.04.2023 In materia di reati perpetrati a mezzo stampa, i messaggi che circolano attraverso le nuove “forme di comunicazione”, ove inoltrati non ad una moltitudine indistinta di persone ma unicamente agli iscritti ad un determinato gruppo, come appunto in circuiti chiusi, devono essere considerati alla stregua della […]

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Truffa a mezzo Facebook: opera sempre l’aggravante della “minorata difesa”?

Tribunale di Pescara – Sentenza n. 909 dell’11.04.2022 Il fatto che l’agente decida di trattare online per nascondere la propria identità, ovvero, come spesso accade, senza servirsi di tale espediente, per sfruttare l’impossibilità del soggetto acquirente di accertare l’effettiva disponibilità della res oggetto di contratto di presunta vendita a mezzo Facebook, integra la sola condotta […]

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