Rapporto di lavoro giornalistico - Quando si configura la subordinazione?
- studiolegalesodo
- 19 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Tribunale di Milano - Sezione Lavoro - Sentenza n. 430 dell’01.04.2025

In materia di attività giornalistica, nella qualificazione del rapporto di lavoro come autonomo o subordinato si deve considerare che, in tale ambito, il carattere della subordinazione risulta attenuato per la creatività e la particolare autonomia che qualificano la prestazione lavorativa, nonché per la natura prettamente intellettuale dell'attività stessa, con la conseguenza che, ai fini dell'individuazione del vincolo, rileva specificamente l'inserimento continuativo ed organico delle prestazioni nell'organizzazione d'impresa.
Il Tribunale di Milano, infatti, in conformità al pacifico orientamento giurisprudenziale della Cassazione, rimarca gli elementi identificativi della subordinazione nel rapporto di lavoro giornalistico individuandoli nel pieno inserimento del lavoratore nell'attività redazionale, con utilizzazione degli strumenti di lavoro - computer e cellulare - forniti dalla casa editrice, e con la preposizione in via stabile a settori di informazione o rubriche fisse, nonché con il suo assoggettamento al potere decisionale e di controllo del capo cronista mediante direttive e prestazioni ulteriori quali l'impaginazione o la redazione dei titoli rispetto alla mera composizione degli articoli.
I Giudici milanesi, in particolare, evidenziano come l’eventuale contestazione del rapporto subordinato fondata sulla eccepita assenza, negli articoli, dell’apporto soggettivo del giornalista nonché della sua personalizzazione della notizia e, quindi, di quel contributo creativo che rende la redazione di articoli davvero attività giornalistica, per essere rilevante ai fini del decidere debba essere suffragata adeguatamente dalla produzione di documentazione a sostegno, tale da smentire il contenuto dell'attività giornalistica, specie se svolta per un lungo lasso di tempo.
Il Tribunale, dunque, anche in questo ambito così particolare della disciplina giuslavoristica ribadisce la fondamentale importanza del lavoro ermeneutico del Giudice di merito nel ricostruire, sulla base degli elementi probatori offertigli dalle parti, la natura del relativo rapporto di lavoro in relazione a quegli elementi della subordinazione comuni e ricorrenti in qualunque altro settore, pur con la discriminante, in questo caso, dell’accertamento e della valutazione dell’apporto creativo del giornalista come fattore indispensabile per la subordinazione stessa.